martedì 17 giugno 2014

GRANDES JORASSES NORTH FACE - COLTON MACINTYRE - 3°EPISODIO


Sì, ancora una volta ci ritroviamo alla base di questa spettacolare parete per tentare la Colton McIntyre che già mi costò una bella distorsione non così tanto tempo fa....la caviglia fa quasi male man mano che ci avviciniamo alla parete: non so se per suggestione o cosa ma forse le Jorasses vogliono dirci che non è ancora il momento giusto....io faccio finta di non sentire e ci addormentiamo fiduciosi all'invernale del Leschaux prima che la svegli suoni a mezzanotte.
Questa volta con noi (io e Lorenz) c'è anche Bac, una new entry nel team jorasses, Ale ha preferito fare altro. Arriviamo alle 3 del mattino alla terminale che dall'ulitmo tentativo non è cambiata, è sempre immensa:  questa volta però passiamo vicino alle rocce di destra e, anche se con qualche brivido e qualche ricordo nefasto, ci ritroviamo sul pendio iniziale della Colton!  
Fa caldo, ma almeno il ghiaccio è morbido e le picche fanno bene il loro lavoro, solo i polpacci soffrono appena la neve lascia il posto al ghiaccio nero....Saliamo bene alternandoci al comando e all'ora in cui la gente normale si sta probabilmente degustando un buon cappuccino in terrazza dopo una notte di meritato riposo, noi stiamo uscendo dalla goulotte centrale che da' l'accesso al tiro chiave della via. Qui arriva un altro avvertimento: fino ad ora intorno a noi non si è mosso nulla, nonostante il caldo la parete sembra ibernata; improvvisamente però, un piccolo sasso proveniente da chissà dove lassù scende veloce verso di noi e colpisce Bac in pieno sul casco mandandolo in frantumi: io e Lorenz assistiamo increduli ai pezzettini aracioni del casco di Bac che ci passano accanto. Fortunatamente Bac non ha nessuna conseguenza, a parte l'esperienza poco piacevole. Pensiamo comunque che nella sfortuna siamo stati fortunati: se il sasso avesso colpito Bac in qualsiasi altro posto al difuori del casco avrebbe senz'altro avuto conseguenze molto peggiori! Decidiamo comunque di continuare verso il tiro chiave: sappiamo bene che una volta superato questo tiro ci si sarebbe aperta la parte alta della parete e la via verso la cima. Questa parte della via però è davvero secca: il tiro classico è inesistente mentre la variante Alexis è veramente DRY!!...Decido di partire io. Il tiro è molto precario, poco ghiaccio, agganci davvero minimi per le picozze e con poche possibilità di proteggersi. Ci fossimo trovati su qualsiasi altra via penso che non ci avrei neanche provato a passare, ma qui un tentativo dovevo farlo: mi ingaggio in un paio di runouts su passaggi davvero aleatori e su protezioni altrettanto aleatorie, di sicuro il tiro più psicologico che abbia mai fatto fin ora,  ma alla fine, dopo un'ora di lotta e senza tanto sapere come, mi ritrovo in cima alle difficoltà!! So cosa significa e so che da adesso la cima è davvero più vicina!...Sono indeciso se fare sosta subito o se salire ancora qualche metro per vedere se c'è un posto più comodo....decido di salire ancora qualche metro: muovendomi tocco qualcosa, sono su ghiaccio ma forse un piede urta il bordo della goulotte, o forse un blocco di ghiaccio staccato dalle picche va a urtare qualcosa, non lo so davvero ma sento gridare sotto di me, mi giro e vedo Lorenz e Bac travolti da una specie di "microonde" che in qualche modo sono stato io a far cadere.....Lorenz grida dolorante, Bac sembra andare meglio, temo il peggio....mi fermo su una buona vite e cerco di capire come stanno: Lorenz è stato preso su un piede,  Bac su una mano.... Aspetto qualche minuto per lasciare che la botta passi e vedere come reagiscono: la mano di Bac si gonfia e fatica a muoverla, il piede di Lorenz sembra andare meglio, può appoggiarlo e muoverlo....Comincio subito a preparae un abalkov per scendere da loro e recuperare il materiale sul tiro: questo per me è l'ultimo avviso della montagna, inutile intestardirsi!...L'elisoccorso della Gendarmerie di Chamonix ci recuperarà nel giro di 10 minuti dopo aver ricevuto la nostra chiamata e in men che non si dica ci ritroviamo nel piazzale della loro base dove un dottore visita Lorenz e Bac: a detta sua sembrano due grosse botte senza eccessive conseguenze ma solo una radiografia potrà individuare eventuali microfratture....Alla fine entrambi se la caveranno con una settimana di riposo (niente di rotto) e il sottoscritto tirerà un gran sospiro di sollievo....mentre le Jorasses probabilmente stanno sghignazzando beffarde!

La parete vista dal rifugio Leschaux (foto by Enrico Turnaturi)

Bac segue sul primo pendio
Lorenz verso la goulotte centrale

Bac sulla goulotte centrale

Bac sull'uscita della goulotte...appena prima di frantumare il casco!

Il sottoscritto sulla variante Alexis in condizioni very dry! (foto by Enrico Turnaturi)

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