martedì 20 dicembre 2016

CLIMBING TRIP IN WADI RUM - JORDAN

Eccoci qui a Malpesa io e Lorenz pronti a partire per la nostra "vacanza" di dieci giorni nel Wadi Rum...di una vacanza ne avevamo tutti e due bisogno e la scelta della meta è caduta su un posto dove ci saremmo catapultati in un'altra realtà. Le paure sull'instabilità del medio oriente ce le lasciamo alle spalle velocemente scoprendo fin dal nostro arrivo l'ospitalità e la gentilezza locali. Atterrati all'aeroporto di Amman ci ritroviamo subito il nostro mitico autista che non ha esitato a farsi una levataccia per venirci a prendere alle 4 del mattino per portarci (in 3 ore di macchina) a destinazione.
Il viaggio in macchina lo passiamo sotto un vero e proprio diluvio universale: ci diciamo che forse il nostro arrivo è riuscito a portare la pioggia anche nel deserto!...però qui piove talmente di rado che se ti prendi il diluvio il giorno del tuo arrivo hai buone chances che i dieci giorni successivi saranno di bel tempo! Ciò non toglie che arrivando a Wadi Rum (semre sotto al diluvio) scorgiamo delle enormi cascate che scendono dalle pareti che circondano il villaggio, e pensare che a noi sarebbe piaciuto fare già due tiri fin dal nostro arrivo: dovremo invece rassegnarci ad attendere il giorno successivo. La nostra base sarà la casa di Atayek, un beduino davvero dal cuore d'oro che ci permetterà di condividere la vita di tutti i giorni con lui e la sua famiglia. A casa di Atayek troviamo anche altri due gruppi di arrampicatori: le guide Christian e Martin con clienti e morosa rispettivamente. Dopo le presentazioni anch'io e Lorenz ci uniamo agli altri per la colazione sotto la tettoia di Ataeyek (la loro sala da pranzo) e aspettiamo insieme che smetta di piovere. Martin ci avvisa subito di fare attenzione dopo la pioggia: la roccia arenaria del deserto tende a spaccarsi molto facilmente quando è ancora bagnata, per il giorno successivo meglio andare per fessure e evitare di tirare tacche troppo piccole!
La pioggia comunque non dura a lungo: già per mezzogiorno il cielo comincia a darci una tregua. Decidiamo allora di partire tutti insieme (noi, Christian con i clienti e Martin con Tania - la sua morosa) per un giro nel Rakabat Canyon: Christian, che il più "local" di tutti noi, ci guida all'interno di questi canyon dalle mille forme e per noi il primo impatto con questo ambiente incredibile è davvero da lasciarci a bocca aperta: la roccia ha delle forme degne di una Cattedrale di Gaudì e i suoi colori sono davvero stupendi!
Ci rendiamo conto che il buio arriva in fretta (alle 17.30): per i prossimi giorni le frontali dovranno essere sempre belle cariche!!
Fin dalla prima sera a casa di Atayek ci rendiamo conto della sua gentilezza e ospitalità: durante tutta la nostra permanenza saremo trattati come dei membri della sua famiglia e le cene consumate al focolare del deserto hanno davvero un gusto particolare.
Il tempo si stabilisce definitivamente sul bello e noi inauguriamo la nostra permanenza a Wadi Rum salendo la bellissima “Lion Heart” alla “Abu Aina Tower”, una classica impegnativa che sale una linea di fessure perfette che poco hanno da invidiare a Indian Creek. Le soste a prova di bomba sulla via ci garantiscono una giornata non troppo pesante psicologicamente, anche se, avendo aspettato l’ombra del pomeriggio per scalare i tiri più impegnativi, rientriamo al villaggio alle luci delle frontali.
Per i due giorni successivi decidiamo di aggregarci a Christian, Martin e i loro clienti (in modo da dividere il costo della trasferta) per andare a scoprire il famoso Barrah Canyon. Quest’ultimo è un Canyon formato da un anello di pareti che si racchiudono su questo singolare angolo di deserto lasciando solo un punti di ingresso. Trovandosi abbastanza lontano da Wadi Rum, per l’accesso a Barrah Canyon è necessario l’uso del “taxi” beduino ed è qui che Atayek entra in gioco, non solo per averci portato avanti e indietro, ma anche per essere venuto la sera a cucinarci un superlativo pollo alla griglia sulla brace del nostro focolare, davvero un sevizio e una logistica perfetti!!
A Barrah Canyon scaleremo le bellissime fessure di “Merlin” e di “Star of Abu Jadaidah” e ci ingaggeremo anche su un bell’itinerario moderno a spit, “Barrah Tribord”.
Rientrati al villaggio di Wadi Rum continuiamo poi la nostra scorpacciata verticale andando subito a visitare una mitica e avventurosa via di Precht, “Muezzin”, sull’imponente parete est del Nassrani Nord. La via ci impegna in un viaggio molto avventuroso e molto “trad” che dura tutto il giorno e se non fosse stato per Atayek che è venuto a recuperarci in jeep alla base della via avremmo sicuramente dovuto saltare la cena!!
I giorni successivi continuiamo su “Los Pitilleros” una bella e impegnativa via recentemente aperta dal trio  Desecures-Guillaume-Kempf , per poi partire il giorno successivo su “Raid Mit The Camel”, il capolavoro di Christph Hainz sul paretone del Djebel Rum e per non farci mancare niente invece di scendere in doppia decidiamo per l’avventurosa discesa attraverso la bellissima grotta “Eye of Allah” (posto che da solo vale il viaggio), discesa lungo la quale una corda incastrata ci farà perdere non poco tempo, però riusciremo lo stesso a rientrare per la super cena di Atayek.
Chiudiamo il nostro climbing trip con il “masterpiece” di Arnaud Petit: “La Guerre Sainte” sulla parete est del Nassrani Nord (che già avevamo visitato per fare “Muezzin”). Via molto bella con tiri fotonici su roccia spaziale, muri verticali bellissimi e soprattutto da considerare che scalare su spit e fittoni resinati a prova di bomba dopo una settimana di “trad” severo non ha prezzo!!

Dedicheremo poi l’ultimo giorno a visitare la stupenda Petra prima di dover lasciare questo posto magico dove la roccia prende le forme più impensabili e dove terra e cielo si fondono a dei paesaggi da noi mai visti fino ad ora.

Roccia dalle forma improbabili

Prima esplorazione delle pareti

Cammelli in attesa di turisti...

Lucertolone del deserto...per fortuna innocue!

Abu Aina Tower

Su Lion Heart

Su Lion Heart

Uscita di Lion Heart

Star of Abu Jadaidah, prima via a Barrah Canyon

Star of Abu Jadaidah

Star of Abu Jadaidah

Star of Abu Jadaidah

Roccia e cielo su Star of Abu Jadaidah

Tramonto a Barrah Canyom

Serata a Barrah Canyon

Il muro di Merlin

Su Merlin

Antichi?

L'imponente parete est del Nassrani Nord

I "facili" camini di Muezzin

Route finding su Muezzin

Panorami

Giornata relax su facili fessure...

Wadi Rum dall'alto

A cavallo del "cammello" di "Raid Mit the Camel"

Verso la cima del Djebel Rum

Il villaggio di Wadi Rum

Ci si diverte anche qui come si può...

Paesaggi

Un "local"

Le giostre dei bambini del luogo...
Ultimo tiro di "Raid Mit the Camel"


L'incredibile grotta "Eye of Allah"

"Los Pitilleros" - L1

"Los Pitilleros" - L2

Relax a casa di Atayek

Partenza all'alba per una nuova giornata di arrampicata!

"La Guerre Sainte"

La headwall de "La Guerre Sainte"

Panorama dalla cima del Nassrani Nord

Cumbre!

Con Atayek, il nostro ospitale padrone di casa...

Pannelli stradali locali...

Petra...

Petra...

Petra...

Un lavoratore a Petra...

Petra...

Petra...

Petra...

Petra...


Petra...